La direzione del vento

Siamo pronti per uscire in mare. Sappiamo come comportarci, fare i nodi, indossare la cintura di salvataggio e all’occorrenza anche le altre dotazioni di sicurezza. Se il comandante “sviene” siamo in grado di accendere il motore e di ritornare verso il porto, comunicando la situazione alla Capitaneria di Porto. Adesso possiamo cominciare a divertirci davvero con il vento.

Uscendo dal porto (ricordarsi che ha la precedenza chi esce), diamo uno sguardo al segnavento meccanico che si trova in testa d’albero oppure alla bandiera. Capiremo così da dove arriva il vento.

La bussola magnetica

Sfrutta il campo magnetico terrestre tramite un equipaggiamento magnetico, solidale ad una rosa dei venti, che si dispone verso la direzione del Nord. Tramite la linea di fede, che è una tacca posta parallela all’asse longitudinale della barca, si leggerà il valore in gradi della nostra prua.

Usciti al largo a motore facciamo il primo esercizio: a motore con una velocità di circa 5 nodi puntiamo la prua esattamente contro il vento e controllando il segnavento leggiamo il valore della bussola. Poi accostiamo a dritta fino a che la coda del segnavento si sovrappone all’asticella fissa del segnavento stesso, leggiamo la bussola (sarà 45° circa in più). Ripetiamo l'operazione accostando a sinistra. Quello è l’angolo morto di una barca a vela : non si può raggiungere in modo diretto una meta che sia posta entro quell’angolo.

Nodi: unità di misura della velocità, corrisponde a miglia nautiche/ora

Dritta: destra

Sinistra: sinistra

Di prua: diritto

Accostare: girare la barca

Ora facciamo lo stesso esercizio con la poppa al vento, sempre a motore e sempre a 5 nodi. La prima sensazione è che il vento sembra calato di intensità; in effetti quello che sentiamo a bordo, quando siamo in movimento, è la somma fra quello reale e quello creato dalla nostra velocità.

Considerando il vento reale costante (quello che si sente a barca ferma), il nostro movimento in avanti provoca i seguenti effetti:

  • DIREZIONE DEL VENTO APPARENTE: si percepirà provenire con un angolo più stretto rispetto alla prua che quello reale, con qualsiasi andatura con cui stiamo navigando.
  • INTENSITÀ DEL VENTO APPARENTE: sarà più forte del vento reale quando risaliamo il vento e minore quando navigheremo portati dal vento.

Ora siamo pronti ad issare le vele e a sfruttare il vento per spingere la nostra barca dove vogliamo.

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